In questi giorni si è; parlato tanto dell’annuncio della compagnia di volo Ryanair di sospendere circa trentaquattro tratte aree tra il 17 novembre 2017 e il 18 marzo 2018. La compagnia assicura di aver garantito ai viaggiatori il diritto al rimborso totale del prezzo del biglietto, ma la questione potrebbe avere dei risvolti inattesi e spinosi per il citato vettore aereo irlandese. L’Autorità Antitrust, difatti, ha aperto un procedimento istruttorio nei confronti di Ryanair per presunte pratiche commerciali scorrette in violazione del Codice del Consumo. “In particolare, l’Antitrust, si legge in una nota dell’Authority – contesta che le numerose cancellazioni dei voli effettuate o da effettuarsi nelle prossime settimane, secondo quanto riportato da notizie stampa, potrebbero configurare una violazione dei doveri di diligenza di cui all’art. 20 del Codice del consumo, nella misura in cui sarebbero in larga misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali già note al professionista, quindi non a cause occasionali ed esogene al di fuori del suo controllo, causando notevoli disagi ai consumatori che avevano da tempo programmato i propri spostamenti e già prenotato e pagato il relativo biglietto aereo” E non è tutto. A ciò si aggiunge un secondo profilo di contestazione, “riguardante il tenore e le modalità delle informazioni con le quali Ryanair ha informato i passeggeri della cancellazione dei voli e ha loro prospettato le possibili soluzioni (rimborso o modifica biglietto), che potrebbero essere idonei a indurre in errore i consumatori circa l’esistenza e quindi l’esercizio del loro diritto alla compensazione pecuniaria”; previsto dal Reg. CE 261/04 proprio in caso di cancellazione dei voli. Ovviamente la questione è ai nastri di partenza.
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