In queste settimane di permanenza forzata tra le mura domestiche tutti noi stiamo usando internet per lavorare, svagarci, restare informati e mantenerci in comunicazione, ma questa improvvisa e abbondante richiesta di servizi di rete sta mettendo in crisi le infrastrutture tecnologiche di numerose aziende. Non vi nascondo che il timore che la rete possa collassare all’improvviso è forte. Nelle ultime ore anche Mark Zuckerberg ha manisfestato le sue preoccupazioni. WhatsApp e Facebook Messenger stanno già mostrando livelli di utilizzo preoccupanti, che richiederanno un lavoro di potenziamento delle infrastrutture per far si che queste ultime non “fondano completamente”. I server della piattaforma stanno gestendo un volume di traffico che va ben oltre quello tradizionalmente rilevato nei periodi di picco, ossia a capodanno. Gli ingegneri del gruppo stanno lavorando ad un potenziamento dell’infrastruttura.
La colpa sarebbe delle chiamate audio e delle videochiamate di gruppo, che da una parte aiutano le persone a sentirsi più vicine ma che richiedono allo stesso tempo un impiego esagerato dei server di Facebook. Zuckerberg afferma che l’infrastruttura del gruppo non è particolarmente in affanno, ma con le misure di isolamento in scala mondiale e quindi l’aumento del flusso di dati potrebbero portare al lockdown anche alcune app.
Questa problematica nel tempo potrebbe riguardare anche le nostre reti domestiche, mai testate fino ad oggi per reggere un così elevato carico di dati per un lungo periodo.
[adrotate group="4"]