In occasione della Prima Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco, Monsignor Giuseppe Giudice propone azioni pratiche in favore di chi ha particolari necessità e ha bisogno di un aiuto concreto.
“Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1 Gv 3,18). Con le parole dell’apostolo Giovanni prende corpo, per volontà di Papa Francesco, la Prima Giornata Mondiale dei Poveri.
Certo, la carità non ha bisogno di una giornata specifica, ma ogni giorno siamo chiamati a vivere nelle nostre comunità parrocchiali e religiose, il comandamento nuovo, il comandamento dell’amore: “amatevi gli uni gli altri” (Gv 15,12).
“Ogni comunità -sottolinea Monsignor Giudice- sarà chiamata a vivere questa giornata secondo la creatività dello Spirito Santo con forme e iniziative particolari. E’ mio vivo desiderio, progettare all’interno del tessuto parrocchiale, l’idea di adottare una persona o un nucleo familiare che vive in uno stato di particolare indigenza, senza dimenticare quanto viene già fatto da ogni comunità parrocchiale e religiosa per sostenere, accompagnare e dare risoluzione, laddove è possibile, alle tante forme di povertà che ogni attanagliano tanti nuclei familiari.”
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