Paola Torrente, “miss curvy”, il lavoro all’estero e quel sogno di cantare”

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Un vulcano di energia distribuito in una fisicità che affascina! La bellezza di Paola Torrente ha conquistato migliaia di italiani, e non solo, ma dentro la sinuosità di un fisico che le è valso la piazza d’onore a “Miss Italia” nell’edizione 2016, c’è una donna piena di valori, determinata quanto estroversa. Non si può dire che entri in punta di piedi e bastano pochi minuti per far esplodere la solarità di una ragazza umile, loquace, capace di contagiare con energia positiva. “Fermatemi quando vi siete stancati di ascoltarmi!”, esordisce così Paola Torrente, in maniera spontanea, si presenta con il sorriso e racconta com’è nata l’idea di prendere parte al concorso di “Miss Italia”.

“E’ stata una mia amica ad esortarmi a partecipare alle preselezioni che si tenevano a Napoli, è stato tutto frutto del caso e della tenacia di questa amica che mi aveva detto di iscrivermi altrimenti lo avrebbe fatto lei per conto mio”. Da Napoli a Jesolo il passo è stato breve per la bellissima ragazza angrese. “Ho superato la prima fase e mi hanno detto di andare a Jesolo ma io non immaginavo ancora che si trattasse di Miss Italia – spiega Paola – dopo diverse prove ci hanno chiesto di sfilare in intimo, il panico si è impossessato di me e sarei voluta scappare via da un contesto che credevo non mi appartenesse, superata questa prova, con assoluto imbarazzo,  e confrontandomi con altre ragazze concorrenti ho capito che era qualcosa di importante quando nella giuria ho riconosciuto Patrizia Mirigliani” (organizzatrice del concorso n.d.r.).

La presenza della Torrente al concorso di bellezza più importante del Paese ha rotto gli schemi, spezzato gli equilibri e il secondo posto ottenuto forse suona come una beffa: “Far vincere una ragazza “Curvy” sarebbe stato troppo destabilizzante per gli organizzatori e per i media abituati a premiare da decenni la bellezza classica di ragazze taglia quaranta”. La spontaneità e la luminosità hanno ugualmente permesso a Paola di  conquistare i media. “Non ho recitato un ruolo ma ho semplicemente tirato fuori l’energia e la voglia di vivere che fanno parte di me, questo mi ha fatto guadagnare visibilità in un settore in cui spesso per ritagliarsi un passaggio televisivo si è costretti a scendere a compromessi ma fortunatamente non ho mai accettato condizioni per lavorare”. La parola “Curvy” viene ormai associata a Paola Torrente che rappresenta la massima espressione di questo mondo.

“Sono onorata anche perché “Curvy” non è un’etichetta dispregiativa ma una traduzione della sinuosità del corpo e sono ben lieta di rappresentare questo settore”. Nella vita quotidiana lavora, studia ingelse a Londra, ha un amore incondizionato per i cani e coltiva il sogno di ritagliarsi un ruolo importante nel mondo della musica. “E’ inutile nasconderlo il mio sogno è cantare, mi avevano proposto di partecipare a Sanremo lo scorso anno ma ho ritenuto che i tempi non fossero maturi, in ogni caso lascio aperta la porta alla speranza”.

Paola Torrente ha lavorato e lavora con marchi internazionali ricercata da aziende europee che affidano al suo volto campagne pubblicitarie. “E’ un fatto strano ma in questi mesi ho lavorato con aziende che hanno sede in altri paesi diversi dall’Italia, forse, noi siamo un po’ bacchettoni e non riusciamo ancora ad accettare una donna “Curvy” che lavora per società italiane”. La bellezza di Paola Torrente fa proseliti e da personaggio pubblico non è insensibile al ruolo dei social: “A volte non mi spiego perché ho tante persone che mi seguono – commenta ridendo – mi piace pubblicare le pazzie che faccio e tramuto in immagini anche i miei pensieri più bizzarri, credo che la gente apprezzi la spontaneità, in ogni caso mi fa piacere che le persone interagiscano con me restando sempre nei limiti del rispetto!”.  Luigi D’Antuono

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