Tari tassa dei rifiuti: nessun errore di calcolo a San Marzano sul Sarno

0
346

Il Sindaco Cosimo Annunziata annuncia che non ci sono stati errori di calcolo a San Marzano sul Sarno relativamente alla Tari. Il caso tari sta alimentando una discussione nazionale e riguarda i criteri seguiti in una serie di Comuni, grandi e piccoli, per applicare la «quota variabile» del tributo. Accanto alla «quota fissa», che va moltiplicata per i metri quadrati, la Tari prevede infatti una parte variabile, che cambia in base al numero degli abitanti dell’immobile e serve a parametrare il conto alla quantità di rifiuti prodotti. Proprio questa funzione della parte variabile, ha ribadito il dipartimento Finanze, ha determina il meccanismo per il calcolo, che deve applicare la quota variabile una sola volta anche quando l’appartamento è completato da cantine, box e solai. Nei Comuni con l’errore, la quota variabile è stata invece ripetuta per ogni pertinenza autonoma dal punto di vista catastale, gonfiando il conto finale. “Non e il nostro caso, negli anni abbiamo effettuato il calcolo tenendo conto della quota variabile solo una volta e non ripetuta per ogni pertinenza – commenta il Sindaco Cosimo Annunziata – Abbiamo cercato sempre di tutelare i nostri contribuenti anche evitando affidamenti a terzi per la riscossione e garantendo tutele per i cittadini offrendo anche ampie rateizzazioni”. L’Amministrazione comunale conferma che fu la prima giunta del Sindaco Cosimo Annunziata a mettere ordine nei tributi locali, effettuando una chiara anagrafica degli utenti ed approvando regolamenti certi e tariffe adeguate. “Abbiamo lavorato in questi anni per mettere ordine nelle casse comunali e garantire equità – dichiara il Sindaco – Tuttavia va chiarito che il meccanismo dell’errato calciolo eventualmente occorso agli altri Comuni non ha “arricchito” i sindaci, perché la Tari è misurata in base ai costi del servizio indicati nei piani economico-finanziari dei gestori, e questo apre un problema su come finanziare i rimborsi. Il rischio in questo caso è che gli euro di ritorno nelle tasche dei contribuenti colpiti dal calcolo sbagliato siano spalmati come richieste aggiuntive su tutti gli altri.” Al fine di evitare inutili ricorsi o istanze di rimborso, si invitano i cittadini a rivolgersi all’ufficio tributi, per i chiarimenti del caso.

[adrotate group="2"]
[adrotate group="4"]

LASCIA UN COMMENTO

Lascia un commento!
Ti preghiamo di inserire il tuo nome