Calcio femminile, un fenomeno in costante crescita

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Si tinge di rosa il calcio italiano che ha trovato nella nazionale femminile un motivo di orgoglio per la conquista della qualificazione ai mondiali di calcio in programma il prossimo anno nella vicina Francia. L’impresa delle “azzurrine” consente alla calcio femminile di ritrovare l’appuntamento con i mondiali dopo venti anni di assenza e per uno strano scherzo del destino il ticket è stato staccato proprio nell’anno della storica assenza della compagine maschile.

Una disputa intestina che ha premiato, nella circostanza, il team guidato da Milena Bertolini, insieme a Carolina Morace ha i titoli per allenare anche in serie A maschile, che ha saputo plasmare al meglio l’organico tirando fuori il meglio di quanto offre il calcio femminile “made in Italy”.

Dopo anni nei quali il mondo calcistico femminile è stato troppo spesso dimenticato, oggi in Italia, la rivoluzione è in atto. Merito anche delle squadre femminili dei club della Serie A maschile, la cui nascita ha portato non solo alla scoperta di nuovi talenti, ma soprattutto a mezzi e strutture il che, come dimostrato da questo successo, possono condurre le azzurre molto lontano.

Vediamo, per essere precisi, sarebbero 23.196 le calciatrici tesserate in Italia per la Federcalcio. Ben 12.129 sono under 18. Mentre sono operative 659, delle quali 64 partecipanti ai campionati nazionali di serie A e Serie B. L’attività calcistica femminile in Italia è un movimento in continua crescita anche se con numeri ancora inferiori rispetto a quelli delle principali realtà europee e mondiali. La Figc, a cui è demandata l’attività delle Nazionali, punta molto sullo sviluppo del settore.

La crescita del movimento calcistico femminile sia evidente in molte nazioni, la diseguaglianza economica di genere è tuttora molto marcata. Una calciatrice che vince il Mondiale guadagna 75 mila dollari, mentre un uomo ne riceve 390 mila.

A livello di Nazionali, la vincitrice del Mondiale femminile in Canada ha avuto un premio monetario di 10 milioni di dollari, la Germania, vincitrice a Rio, 348 milioni di dollari. Anche tra i vincitori della Champions la differenza è rimarcata: 1 milione di dollari per il club femminile vincitore e 35 milioni per quello maschile.

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