Oscurati canali Telegram trasformati in edicole digitali

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Canali Telegram trasformati in vere e proprie edicole digitali, esperti nel diffondere online copie pirata di quotidiani, riviste ed ebook a milioni di utenti.

Dopo l’inchiesta condotta dalla procura di Bari che ha portato alla chiusura e sequestro di 19 gruppi, è stata la volta del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma che è riuscito a oscurare 28 siti registrati a Panama, negli Stati Uniti e in Russia, che appoggiandosi a server extraeuropei generavano link da diffondere su almeno otto canali Telegram.
La crescita dei canali e della loro diffusione è avvenuta in concomitanza con il periodo di lockdown, quando i canali che offrivano giornali e riviste gratuite sono aumentati in misura esponenziale.

Secondo i risultati delle indagini della Guardia di finanza, i pirati informatici condividevano su almeno 8 canali Telegram dei link che consentivano la visualizzazione e il download illegale delle copie digitali di alcune tra le principali testate nazionali ed internazionali.

Tutti i siti web usati da appoggio erano registrati su provider extraeuropei accreditati così assegnare nomi a domini di secondo livello che ne garantissero, anche attraverso l’utilizzo di app ad hoc, l’anonimato.
La maggior parte dello spazio web usato era su server esteri in Olanda, Stati Uniti, Russia, Ucraina e Belize per impedirne la tracciabilità.

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