Passaporto ematico, gli obiettivi della fondazione “Fioravante Polito”

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A cura di Assunta Giordano

 

La Fondazione “Fioravante Polito” nasce nel 2006 da un’idea di Davide Polito con l’obiettivo di sensibilizzare la società – ad ogni suo livello – sull’importanza dei controlli medici ed ematologici per ogni tipo di sportivo fin dall’infanzia: controlli regolari per prevenire malattie, incidenti o premature dipartite potenzialmente evitabili. Appartiene alla fondazione il premio “Andrea Fortunato” che conferisce riconoscimenti a personaggi dell’ambiente sportivo che si sono distinti per solidarietà o per ragioni sociali; il premio prende il nome del giovanissimo difensore salernitano scomparso prematuramente a causa di una leucemia ed è anche dedicato alla memoria di Flavio Falzetti e Piermario Morosini. Il nome scelto per identificare il premio non è casuale: esso vuole essere un monito per assicurare prevenzione e controlli ad ogni genere di sportivo.

Abbiamo parlato proprio con il Presidente Davide Polito, a cui si deve la creazione e il successo dell’intero progetto.

Com’è nata l’idea del passaporto ematico?

Nel 2006 sono stato un anno a casa per problemi di salute, un anno di riposo che mi ha fatto riflettere sull’importanza dei controlli medici. Con Pellegrino, dirigente di MSC crociere abbiamo messo su questo progetto, che sempre più si sta espandendo e sta prendendo forma definita. Il nome della fondazione è quello di mio padre, scomparso molti anni fa. Con il passare degli anni sempre più persone hanno conosciuto e abbracciato il progetto, oggi abbiamo sezioni anche in Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana.

Come è stato scelto il nome del premio?

L’idea fu, anni fa, di Claudio Ranieri, la suggerì proprio durante un premio: non è necessario sottolineare che l’idea è stata accolta con entusiasmo e condivisione.

Come si può sintetizzare l’intento della fondazione?

Siamo partiti da poco più che idee, poco di pratico e attuabile, ma ora le cose sono cambiate: ci sono due proposte di legge e un disegno di legge già presentati in parlamento. Nel frattempo non rimaniamo in attesa, non ci fermiamo: andiamo avanti con protocolli di intesa con centri diagnostici come i centro “Ventre” di Salerno che svolge esami ematici ad un prezzo irrisorio.

Con quali mezzi viene diffuso il progetto della fondazione?

Molto fa il passaparola e soprattutto le conoscenze con persone facente parte dell’ambiente dello sport e di quello medico, anche attraverso lo stesso premio. Abbiamo i nostri canali social che aggiorniamo costantemente, abbiamo un sito per il passaporto ematico e uno della fondazione stessa. A Santa Maria di Castellabate c’è il museo anche esso intitolato ad Andrea Fortunato, frutto di donazioni di società calcistiche, calciatori, fotografi sportivi. Recentemente è stato pubblicato il fumetto “David tra le nuvole” disegnato da Antonio Federico, autore della vignetta dedicata a Davide Astori; anche questo fumetto ha lo scopo di diffondere l’iniziativa, di sottolineare le sue potenzialità e l’importanza di tutelare qualsiasi persona si avvicini allo sport. È importante per i bambini, per i giovani, per gli adulti, deve essere compreso, conosciuto e diffuso perché dei piccoli controlli a scadenze regolari possono inaspettatamente fare una grande differenza.

 

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