Aumento esponenziale di accessi per il pronto soccorso dell’Umberto I di Nocera Inferiore che con il passare dei giorni registra un incremento considerevole di casi da sottoporre al controllo del personale che opera presso il rinnovato reparto.
Gli interventi garantiti dal personale sono in crescita rispetto ai numeri dell’anno scorso: nel 2017 al pronto soccorso nocerino sono stati registrati 77mila interventi.
Dati che potrebbero subire un’impennata nel 2018 considerato che fino ad agosto sono stati già assciurati 55mila interventi. Prestazioni che lievitano di anno in anno provocando un afflusso che spesso finisce per mettere a dura prova il personale.
Il nosocomio nocerino rappresenta un centro all’avanguardia per dotazioni e professionalità nel corso degli anni, con il crescente aumento dei servizi da offrire alla popolazione dell’agro, è divenuto punto di riferimento per gli interventi e l’assistenza.
A far lievitare i dati del nosocomio nocerino ha contribuito la chiusura del pronto soccorso del “Mauro Scarlato” di Scafati.
L’Umberto I con la sua organizzazione strutturale ha dimostrato di poter assorbire, in questa fase, l’elevato numero di pazienti che raggiungono l’impianto a seguito della chiusura del presidio di Scafati.
Il presidio nocerino ormai è divenuto punto di approdo anche per numerosi cittadini che provengono dal napoletano. Nei registri sono elencati i significativi accessi per persone che arrivano da Torre Annunziata, Castellamare di Stabia ma soprattutto dalla zone vesuviane.
Dal quartier generale del nosocomio nocerino parte l’invito a non raggiungere l’ospedale con mezzi propri. “Esortiamo i cittadini a servirsi del centro operativo del 118 perché oltre ad essere garantiti sulla sicurezza del trasporto c’è la possibilità di una assistenza qualificata e continuativa per l’intero percorso”.
L’onda anomala di ingressi ha però contribuito a far insorgere il personale medico e gli infermieri che operano al pronto soccorso.
“Lavorare in questo settore è come stare in trincea – commentano all’unisono – poiché oltre all’aumento di lavoro che produce lunghe attese per i pazienti, spesso siamo oggetto di aggressioni fisiche e verbali da parte di personaggi che arrivano dalle zone del napoletano.”
All’Umberto I c’è un presidio delle forze dell’ordine che opera per poche ore ma manca un piantone che possa garantire la sicurezza soprattutto negli orari notturni dove con elevata frequenza si annotano casi di intolleranza da parte degli utenti.
La mole di persone che si riversa a Nocera Inferiore spesso mette a dura prova i nervi di cittadini e con frequenza si registrano gravi episodi di intransigenza da parte degli utenti come avvenuto la scorsa estate con l’aggressione subita da un medico da parte di un cittadino napoletano stanco di aspettare il proprio turno.
Medesima emergenza si verifica all’ospedale “Martiri di villa Malta” a Sarno dove al pronto soccorso lo scorso anno hanno registrato 44.342 interventi con numeri destinati ad aumentare considerato che ad inizio ottobre sono già 34.095 (a fine anno si prevedono circa 10mila prestazioni in più).
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